Dario Galimberti

Recensioni

Il dubbio del delegato
... Meglio fermarsi qui e lasciare ai lettori il piacere di scoprire, pagina dopo pagina, i risvolti dell’ottima trama gialla di questo libro ricco, come sempre, di precise annotazioni storiche e architettoniche, di personaggi realmente vissuti e di una Lugano ormai in gran parte scomparsa.
Francesca Battistella, Gli amanti dei libri (27-02-2024)

Il dubbio del delegato
... Una vicenda umana, anzi, più vicende umane, dietro alla Storia. Il Giallo dietro alla Storia. Una narrazione ed una scrittura che fanno vibrare l’animo, accompagnate dalla consueta ed elegante ironia.
Michela Martinotti, librielibri_di_michela - Instagram (27-02-2024)

L'angelo del lago
Il prezzo da pagare per la giustizia si rivela essere molto alto, e questo tema centrale della storia aggiunge una profondità emozionale che rimane con il lettore anche dopo aver chiuso il libro. Un romanzo che affronta temi universali come la giustizia, il prezzo della verità e la complessità della natura umana, tutto mentre è immersa in un affascinante contesto storico.
Giusy Ranzini, Thrillenord (21-01-2024)

L'angelo del lago
Senza svelare altro del romanzo per non guastarne la lettura a chi non lo conoscesse ancora, non posso che chiudere questo post affermando che ho trovato davvero piacevole questo libro e che penso quindi di leggere presto il secondo volume di una serie che conta al momento quattro titoli, in apparenza sempre ambientati sul lago di Lugano seguendo i casi affidati all'introspettivo e sagace Ezechiele Beretta.
Daniela Spezia, La Biblioteca di Daniela (12-01-2024)

Un'ombra sul lago
Un giallo ben strutturato e scritto in modo impeccabile. Ho scelto questo libro in base alla trama e all'ambientazione e si è rivelata una lettura davvero avvincente, grazie all'ambientazione e ai personaggi ben costruiti.
maria.de.franco, Instagram (08-12-2022)

La ruggine del tempo
Un giallo, certo. Però arrivata all’ultima pagina sono rimasta con la sensazione di aver fatto un’incredibile incursione nel tempo, di aver vissuto per un po’ come si viveva ormai un secolo fa. Un’esperienza affascinante e molto soddisfacente. La scrittura è elegante, intelligente e garbata, la storia intrigante e profonda, il risultato ottimo.
Gabriella Grieco, La bottega del giallo (03-11-2022)

La ruggine del tempo
Si nota come “La Ruggine del Tempo” sia un romanzo che offre vitalità e vita, non come un susseguirsi di vicende e colpi di scena, bensì come escursione, o immersione se si preferisce, in una trama ed in vicende ricche di dati, informazioni e suggestioni, presentate con grande abilità ed innegabile conoscenza, frutto di ricerche ma anche di sincero amore per luoghi, ambienti e Storia di questi.
Adriano Brandolini, Adribrando: Letto, Visto, Ascoltato, Scritto... (23-02-2022)

La ruggine del tempo
Il delegato si dimostra un attento osservatore e con un gran fiuto, riesce a trovare le prove sia per il primo caso che per il secondo, c’è un bel connubio di passato e presente, lo scrittore riesce a tenerti incollato fino alla fine, anzi e proprio qui che il romanzo si manifesta in tutta la sua bellezza.
Angelica, Amo i libri (22-10-2021)

La ruggine del tempo
Il romanzo è scritto molto bene, ben articolato e porta il lettore a scoprire la storia man mano che la vicenda va avanti, accompagnandolo nelle vicende di Ezechiele. I dialoghi sono portati avanti splendidamente dallo scrittore, che fa si che non venga lasciato nulla al caso, intrecciando due casi che a prima vista possono sembrare molto lontani tra loro, dove a prima vista non sembra essere presente un legame ma questo è ben stretto e ben forte.
Lorenzo Peluffo, Amo i libri (18-10-2021)

La ruggine del tempo
Ed è così che Ezechiele Beretta, coadiuvato dal fedele appuntato Tranquillo Bernasconi, si troverà faccia a faccia col male in persona radicatosi nel tempo tanto da divenire ruggine. In definitiva un giallo d’altri tempi, scritto in maniera fluida, con una credibile ricostruzione storica dell’epoca, sensibile anche al tema dell'immigrazione, e che riesce ad accattivare il lettore tenendolo incollato fino all’ultima pagina.
C.I., Leggere:tutti (05-10-2021)

La ruggine del tempo
In ogni riga, e in generale nella saga del poliziotto Beretta, emerge un profondo amore per i luoghi raccontati.
Paola Bianco, Il giornale dell'Architettura (13-09-2021)

La ruggine del tempo
Scritto con notevole maestria, La ruggine del tempo è un romanzo denso di vita, ma non alla maniera del solito noir americano di terza categoria che diventa poi, guarda caso, quasi sempre un bestseller e dove accade un po’ di tutto: pagina dopo pagina ci immergiamo in un’opera composta con grande abilità e conoscenza e, nonostante ciò, pur sempre vitale e avvincente. Pare sia il primo capitolo di una serie dedicata al delegato di polizia Ezechiele Beretta. Bene. Perché Dario Galimberti, che non è ancora molto noto, ha tutte le carte in regola per diventare un nome di punta della scena noir in lingua italiana.
Domenico Volterra, Mangialibri (10-09-2021)

La ruggine del tempo
Ho apprezzato molto l’inserimento di un ricordo storico sui nostri migranti che partivano con la valigia di cartone per raggiungere altri stati in cerca di fortuna. Un accenno sociale è sempre utile anche se non inerente al genere letterario; personalmente ritengo che uno scrittore valido debba lanciare messaggi positivi.
Miriam Ballerini, Oubliette Magazine (09-09-2021)

La ruggine del tempo
Al di là della trama gialla condotta magistralmente dall’autore, quello che spicca nel libro è la qualità dei personaggi e la capacità do ricostruire un ambiente, una città, un modo di vivere e di essere.
Luciano Bona, La Bisalta (03-09-2021)

La ruggine del tempo
Galimberti restituisce lustro ai tempi passati, a vicende al limite tra realtà e fantasia, con un impianto narrativo poliziesco avvincente e ben delineato, a discapito della parte più storiografica che rimane in secondo piano.
Roberto Orsi, THRILLER STORICI E DINTORNI (02-09-2021)

La ruggine del tempo
Non voglio svelarvi altro, ma Dario Galimberti, in questo romanzo edito da DeA Planeta vi accompagnerà nella Lugano tra fine '800 e primi del '900, riuscendo a togliere "la ruggine del tempo", così come recita il titolo, senza essere banale. In realtà conquisterà la vostra attenzione un po' alla volta, complice un linguaggio che vi porterà davvero indietro nel tempo.
Mary Marzocchi, Babele letteraria (24-08-2021)

La ruggine del tempo
Galimberti tesse una trama dalle diramazioni imprevedibili che si aprono, rivelazione dopo rivelazione, nella mente del nostro delegato. Forse gli eventi di cinquant'anni prima non sono altro che una causa pronta a scatenare micidiali effetti anche nel presente. Perché un fatto è certo: la ruggine può intaccare il tempo, ma c'è sempre qualcuno che, alla fine, conserva i ricordi di ciò che è stato, specie di un atroce crimine. Un libro che promuovo a pieni voti, molto ben scritto e che mi ha davvero convinto. Da leggere!
Delittiamoci, Delittiamoci Instagram (15-07-2021)

La ruggine del tempo
Lo stile di scrittura è particolarmente descrittivo, trasportandoti così nei luoghi in cui si svolgono le vicende. Mi è piaciuto molto conoscere anche dettagli storici reali sul Castello di Trevano.
Debbie Soncini, debbie_soncini Instagram (07-07-2021)

La ruggine del tempo
In un mondo editoriale saturo di romanzi che emulano grandi gialli del passato, questo libro ha sicuramente una marcia in più.
Marina, marinatraversa1 Instagram (21-06-2021)

La ruggine del tempo
Un buon giallo, ricco di vicende che tra passato e presente si annodano e che crea nel lettore una certa aspettativa per la risoluzione del thriller. Non voglio addentrarmi troppo nella storia in sé, per timore di svelare avvenimenti che potrebbero far affiorare soluzioni che sono solo dedicate a chi legge e che devono essere scoperte man mano che si prosegue nella lettura di questo caso intricato. C'è una circostanza che, ritengo, non sia stata ben chiarita, ma non inficia assolutamente nella soluzione della storia. Ripeto è un buon giallo che consiglio a chi ama questo genere di lettura.
Iaia, La biblioteca del libraio (07-06-2021)

La ruggine del tempo
...Ecco allora che sarà consigliabile avere tra le mani questo libro di una voluminosità che gli conferisce autorevolezza e che rappresenta la proposta più sicura e tradizionale di trama gialla che possiamo trovare. Senza addentrarci in paragoni inopportuni, ci sembrerà di leggere Agatha Christie oppure, nei suoi passi migliori, addirittura Arthur Conan Doyle...
Gioacchino De Chirico, Pulp Libri (05-06-2021)

La ruggine del tempo
Il cold case viene brillantemente risolto coinvolgendo il lettore nel lento e preciso riannodare le fila delle diverse indagini. Tutto alla fine torna e non restano ombre o dubbi sull’accaduto.
Cristina Bruno, Milano Nera (02-06-2021)

La ruggine del tempo
Lo stile forbito ma mai lezioso e la curiosità che Galimberti stuzzica nel lettore mi hanno tenuta incollata alle pagine fin da subito facendomi sentire coinvolta negli eventi narrati.
Francesca Mancini, Contorni di Noir (01-06-2021)

La ruggine del tempo
...aggiungono a questo libro un qualcosa che va al di là della classica indagine poliziesca che è un intreccio ben congeniato che si snoda pagina dopo pagina aggiungendo i tasselli come in una partita a domino. È un percorso storico geografico con il sapore di un secolo appena finito e che a volte dimentichiamo.
Manuela, Libriamoci913, condividiamo l'amore per i libri (01-06-2021)

La ruggine del Tempo
Il nuovo e coinvolgente romanzo dell’architetto/scrittore è una storia che viaggia nel tempo, inizia nel passato e si conclude nel presente. Ecco spiegata la scelta della frase di esergo del libro tratta dal capolavoro di Erich Maria Remarque Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Alessandra Stoppini, SoloLibri.net (29-05-2021)

La ruggine del tempo
La ruggine del tempo di Dario Galimberti edito da Libromania. Gran bel libro e ammetto che lo scrittore mi ha piacevolmente sorpreso [...]. Un romanzo che non lascia scampo al lettore che deve per forza andare avanti per scoprire la verità.
Maria Alessia Del Vescovo, Polvere di parole (26-05-2021)

La ruggine del tempo
In effetti, l’interesse e il «motore » di questo bel romanzo di Dario Galimberti, dal classico andamento di un’ «indagine ragionata », sono entrambi strettamente collegati proprio alla testa, ai ragionamenti, alla sapienza e alla tenacia del prode Ezechiele Beretta.
Sergio Roic, Corriere del Ticino (25-05-2021)

La ruggine del tempo
Mi ci voleva proprio una lettura di questo tipo: gentile, pacata, raffinata, elegante. Il genere è senza dubbio quello che preferisco: un giallo classico, con un classico investigatore, il delegato di polizia Ezechiele Beretta, che indaga utilizzando come strumento principale il proprio cervello, la propria capacità di osservazione, l’astuzia di cui qualsiasi detective, di carta o reale, dovrebbe essere dotato quale requisito minimo indispensabile.
Claudia Cocuzza, ThrillerNord (24-05-2021)

La ruggine del tempo
Al di là della trama gialla condotta magistralmente dall’autore, quello che spicca nel libro è la qualità dei personaggi e la capacità di ricostruire un ambiente, una città, un modo di vivere e di abitare, che ci riportano indietro nel tempo.
Elisabetta Bolondi, SoloLibri.net (23-05-2021)

La ruggine del tempo
Giallo che è al di fuori dei soliti gialli, scrittura diretta, garbata, ironica, tra la suspence ed il mistero, ma con realismo. Il Beretta poi si definisce da sé. Mi è piaciuto moltissimo, bello, bello, bello. Per chi ama un genere scritto in maniera diversa. Consiglio.
Michela Martinotti, librielibri_di_michela, Instagram (21-05-2021)

La ruggine del tempo
Lo stile ampiamente descrittivo ed empatico mi ha tenuta incollata alle pagine fin da subito facendomi vivere in prima persona gli eventi narrati. Il delegato è una figura estremamente affascinante ed intelligente ed è stato favoloso entrare nel vivo delle sue teorie sugli accadimenti.
Carolina, Il mio mondo. La mia passione per la lettura (17-05-2021)

La ruggine del tempo
I suoi personaggi, in primis Ezechiele Beretta, possiedono personalità ben delineate e risultano altrettanto ben caraterizzati ed inseriti nella storia tanto da considerarli quasi reali. La ruggine del Tempo è un thriller ben congeniato che saprà regalarti della grandi emozioni.
Marianna, Emozioni in carta (11-05-2021)

La ruggine del tempo
La scrittura presente in queste pagine è precisa, curata, coinvolgente, in grado di riportare il lettore in quegli anni compresi tra il Primo e il Secondo Conflitto Mondiale in cui il tempo sembra fermarsi tra la voglia di ricominciare e la paura di ritrovarsi nuovamente senza nulla.
Valentina, Lalettricesovrana Instagram (11-05-2021)

L'angelo del lago
L’inizio sembra partire un po’ a rilento ma poi non si può smettere di continuare finché non lo si finisce. Ed il finale è veramente sorprendente, ti lascia basito. Bello, bello, bello. A volte percorso da tratti ironici nella descrizione di alcuni personaggi, quelli più simpatici, a volte con tratti sarcastici nella descrizione dei personaggi cosiddetti ‘alto-borghesi’. Mi è piaciuto moltissimo sotto tutti gli aspetti: scrittura, trama, descrizioni. Lo consiglio.
Michela Martinotti, librielibri_di_michela, Instagram (18-01-2021)

Un'ombra sul lago
Nei suoi libri (il più recente, il premiato thriller L’ombra sul lago, ed. Libro/mania) descrive una Lugano che non c’è più, quella degli anni Trenta del secolo scorso, in cui opera e risolve misteri il delegato di polizia Ezechiele Beretta. Ma oltre che apprezzato scrittore Dario Galimberti è pure un architetto, dunque la persona più adatta per fare un raffronto tra la «perla del Ceresio» del passato e quella di oggi: un dibattito più che mai aperto.
Sergio Roic, Corriere del Ticino, ExtraSette (05-07-2020)

Un'ombra sul lago
Un’ombra sul lago di Dario Galimberti. Libromania. In una Lugano che non c’è più, ad ottobre del 1934 sparisce un bambino, ritrovato e i suoi racconti vengono prese per fantasie dal delegato di Polizia, Ezechiele Beretta. Tuttavia dopo poco anche sua sorella Ombretta sparisce e non può essere un caso. Un libro che tiene col fiato sospeso, scritto benissimo. Non conoscevo l’autore che mi ha favorevolmente convito.
Maria Alessia Del Vescovo, S.I.A.P. Roma, Cultura, Libri (05-06-2020)

Un'ombra sul lago
Lugano 1934, tentato rapimento di un bambino o frutto della fantasia di quest ultimo per nascondere una marachella? Il delegato Ezechiele Beretta, massimo esponente della polizia luganese si vede propenso ad optare per la seconda scelta sinché non si ritrova amaramente smentito quando, a pochi giorni dall' antefatto, la piccola Ombretta viene rapita in quella che sembra una tranquilla cittadina affacciata sul Ceresio. Parte da qui una corsa contro il tempo dove la penna di Galimberti ci accompagna tra gli stretti vicoli di una Lugano degli anni '30 intrecciando un perfetto thriller a fatti storici realmente accaduti.
books4hearts, Instagram (01-03-2020)

Un'ombra sul lago
Il fascino di queste pagine sta forse proprio nella capacità di farci immaginare ciò che Lugano non è più, ciò che era e forse quello che avrebbe potuto essere.
Rossana Maspero, Libri in tasca, Rete UNO (08-11-2019)

Un'ombra sul lago
Un vero viaggio nel tempo e nella storia della nostra città, dei suoi ricordi e dei suoi drammi, vissuti in prima persona da questo personaggio che aspira a diventare, con tutti i diritti, un vero classico della letteratura ticinese.
Redazione, la voce di Castagnola e del Ceresio (01-10-2019)

Un'ombra sul lago
A noi basta dire che Un’ombra sul lago non è solo bello per la riconoscibilità dei luoghi: Gandria, Agra, la chiesa degli Angioli e, ovviamente il Ceresio. La sua forza è nei personaggi, azzeccati nella loro personalità (e nei loro errori), e nelle situazioni, nei colpi di scena.
Fabrizio Quadranti, Cooperazione (24-09-2019)

Un'ombra sul lago
Risulta così piacevole leggere di questo umanissimo delegato di polizia, degli abitanti di un quartiere che non esiste più, diviene stimolante incuriosirsi di un periodo storico e di una nazione, la Svizzera di lingua italiana in particolare, che si conosce poco e si tende a valutare peggio.
Adriano Brandolini, Critica Letteraria (14-09-2019)

Un'ombra sul lago
Dario Galimberti descrive così minuziosamente e piacevolmente tanto la storia quanto la città, che poi è la sua. Architetto di casa a Lugano, lo scrittore sa mettere in fila una trama coinvolgente con dettagli che rendono la lettura ancor più interessante.
La redazione web, Il Giornale di Brescia (02-09-2019)

Un'ombra sul lago
Galimberti ha scritto un romanzo trascinante, affascinante. Sullo sfondo ispirazioni, fatti e luoghi reali, come il sanatorio di Agra, considerato dall’esercito italiano come avamposto militare sotto l’influenza tedesca , e le sperimentazioni genetiche praticate sotto il nazismo.
Marta Elena Casanova, lettialetto.tgcom24.it (14-08-2019)

Un'ombra sul lago
In una giungla di belli e impossibili, donne in carriera, detective per caso e ispettori ribelli ecco che spunta e brilla la figura del delegato di polizia Ezechiele Beretta. Una figura il cui atteggiamento rapisce sin dalle prime pagine del romanzo, paradossalmente rapisce e affascina perché Ezechiele Beretta è un uomo semplice, senza grandi pretese, un uomo dal cuore tenero e generoso che si schiera a favore dei deboli, dei piccoli e dei bisognosi.
Patrizia Argenziano, thrillernord.it (02-08-2019)

Un'ombra sul lago
È però nei ritratti dei personaggi che la scrittura riesce a dare il meglio: con pochi tratti precisi e suggestivi vengono resi i caratteri e le peculiarità, aperti scorci sul privato dei protagonisti. In particolare, toccante è la descrizione di Mosè e sua moglie Lara, delle loro vite in bilico, determinate dall'ambiente e dalla cattiva sorte.
Carolina Pernigo, Critica Letteraria (01-08-2019)

Un'ombra sul lago
Che sia nato un nuovo Andrea Vitali anche qui sulle nostre sponde ceresiane? Chissà, in ogni caso il libro è davvero gradevole e i personaggi che indagano sulla scomparsa della piccola Ombretta sono veraci e determinati.
Sergio Roic, Extra Sette (26-07-2019)

Un'ombra sul lago
Un giallo storico dalla trama tagliente ed efficace capace di risultare avvincente anche per chi non ha troppa dimestichezza con i luoghi e le vicende che a noi ticinesi risultano famigliari.
Matteo Airaghi, Corriere del Ticino (19-07-2019)

L'angelo el lago
L'Angelo del Lago è un piacevolissimo giallo ambientato a Lugano, nella contrada di Sassello, tristemente demolita nel 1938. Dario Galimberti fa tornare in vita la Lugano di allora dettagliatamente e fa volare le pagine in modo scorrevole e avvincente. Davvero consigliato.
Libri_senza_fronzoli, Instagram (24-01-2019)

L'angelo del lago
Ritornando all'elemento iniziale di queste righe, sottolineo come mi sia sentito molto vicino ai due protagonisti, seguendone le vicende, appassionandomi alle indagini come al loro rapporto umano, all'evolversi della loro reciproca stima ed amicizia, fino al tragico epilogo, che mi ha commosso come non immaginavo e come non è comune che mi accada. Grazie all'autore.
Adriano Brandolini, Critica Letteraria (03-02-2018)

Il bosco del Grande Olmo
Il mondo sarà salvato dalla gioventù? E pure dai folletti? sembra chiedersi, suggerire ed auspicare Dario Galimberti. Noi, leggendo il libro, ci auguriamo di sì
Sandro Neri, Extra (16-04-2015)

Il bosco del Grande Olmo
Con queste parole di Dario Galimberti sono stata risucchiata in una storia piacevole e del tutto inaspettata. Quando per la prima volta mi sono caduti gli occhi sulla trama di questo romanzo non mi sarei certo immaginata di imbattermi in gnomi, folletti e gnefri provenienti dalle terre della Valle Nera. Pure sono proprio questi esseri meravigliosi a mettersi in contatto con i giovani protagonisti della nostra storia, ma per quale motivo proprio dei ragazzini? Be' la risposta è semplice perché i cuccioli d'uomo hanno la mente libera, nascono creativi e incondizionati. Si nutrono di fantasia e di magia, amano le favole e i racconti e sono pronti a credere anche all'irrazionale.
Barbara (alias Jerry), Libri in pantofole (19-02-2015)

Il bosco del Grande Olmo
Oltre non vado nella illustrazione per non rovinare la lettura di questo bel lavoro. Certo che questo “strano” virus che si diffonde, e che troverà ad opporsi una inedita alleanza fatta da dei ragazzi adolescenti e dagli abitanti delle terre del Grande Olmo, ovvero elfi e gnomi vari, ci riporta dalla creatività della fantasy alla realtà dei nostri giorni. Anche la particolarità dei due universi paralleli, quello tecnologico e avanzato dove vive l’uomo e quello naturale quasi paradisiaco dove vivono in pace folletti, gnomi ed elfi, appare sicuramente una intuizione riuscita. Penso che Galimberti con questo libro, pur frutto della fantasia, intenda riflettere su alcune grandi problematiche del mondo di oggi.
Giannandrea Mencini, Recensioni Libri (18-06-2014)

Il bosco del Grande Olmo
Il romanzo vede protagonisti due ragazzi alle prese con un mistero da svelare. Un intrigante sms stuzzica la loro curiosità e li spinge a indagare presso le vie di Londra, fino ad attraversare un magico portale che li condurrà in una dimensione visitata da creature che poco hanno a che fare con la nostra realtà, se non in termini positivi.
Andrea Ventola, Rivista di Lugano (13-06-2014)

Il bosco del Grande Olmo
...Il lettore di Galimberti viene catturato pagina dopo pagina, fino ad arrivare a un finale imprevedibile che rende ancora più forte il senso di meraviglia che solo durante l’adolescenza è possibile trovare in tutto quello che si vive.
Beatrice Verga, Romanzi Fantasy (30-05-2014)



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Una lettrice alle Azzorre

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